mercoledì 22 maggio 2013

Virginia e il fantasma


tratto da: "Il fantasma di Canterville" di Oscar Wilde





<< Povero, povero fantasma >>, sussurrò, <<  non hai un posto dove
andare a dormire?>>
<< Lontano, oltre il bosco dei pini >>, rispose, con voce bassa,

sognante, << c'è un piccolo giardino ; l'erba vi cresce alta e
rigogliosa, lì fioriscono le stelle della cicuta; l'usignolo vi canta
tutta la notte. Vi canta tutta la notte e la fredda luna di cristallo
guarda giù mentre il tasso stende i suoi giganteschi rami sui
dormenti. >>



Gli occhi di Virginia  si velarono di pianto ed ella nascose il viso
dietro le mani.


<<  Allude  >>, bisbigliò, al <<  Giardino della Morte 
<<  Sì, della Morte. La Morte deve essere tanto bella. Riposare sotto

la soffice terra bruna, con l'erba che ti ondeggia sopra la testa e
ascoltare il silenzio: non avere più né passato né futuro;
dimenticare il tempo; perdonare alla vita; avere la pace. Tu puoi
aiutarmi, puoi aprire per me i portali della casa della Morte, poichè
Amore è sempre con te e Amore è più forte della morte >>.......


.......<<  Non ho paura, dichiarò con voce ferma, << e chiederò
all'Angelo di avere pietà di lei  >>.


Anch'egli si alzò in piedi con un debole grido di gioia, le prese una
mano e, chinandosi con la grazia dei tempi antichi, gliela baciò. Le
sue dita erano di ghiaccio, le sue braccia bruciavano come fuoco, ma
Virginia non vacillò mentre lui la guidava attraverso la sala buia.
Sulla tappezzeria d'un verde sbiadito erano ricamati piccoli
cacciatori che soffiavano nei corni infiocchettati e con le minuscole
mani intimavano Virginia a tornare indietro.


<<  Torna indietro piccola Virginia, torna indietro!  >>



L'immagine è tratta da:
http://cluburbanfantasy.blogspot.it

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