lunedì 8 aprile 2013
Dio non ama chi uccide
dal blog di Valdo Vaccaro
MASSIMO RISPETTO PER OGNI CREDO E PER OGNI FILOSOFIA
il corpo umano si alimenta non solo di cibo materiale, come aria, acqua, sole e dei magnifici prodotti che la natura ci offre, ma anche di buoni pensieri, di etica, di valori morali e di spiritualità. Siccome toccherò argomenti anche delicati, il rischio di lasciare l’amaro in bocca a chi non condivide esiste sicuramente. Ma non è mia intenzione creare tensione ed offesa in alcuno, qualunque sia il vostro credo e le vostre convinzioni. Sia di consolazione comunque sapere che non appartengo a nessun partito e a nessun movimento, per cui non esistono preclusioni, barriere ideologiche e strade senza uscita.
DISTINGUIAMO TRA BUONI CREDENTI E PESSIME ISTITUZIONI RELIGIOSE
Sappiate che, indipendentemente da quanto esporrò, nulla ho contro la religiosità e i simboli religiosi, e nulla ho contro chi, al contrario di me, entra regolarmente in una qualsiasi chiesa per pregare. Anche perché, una cosa è la voglia che ognuno di noi ha di comunicare col mondo ultraterreno, e un’altra cosa sono la commercializzazione e la mercantizzazione del sacro, ovvero le istituzioni religiose, da sempre cariche di materialità e di interessi che ben poco hanno a che vedere con l’anima.
C'È CHI CREDE E CHI NON CREDE, E VANNO ENTRAMBI RISPETTATI
Ogniqualvolta un maestro igienista o vegetariano svolge in pubblico il suo lavoro, si trova di fronte a domande spinose, piccanti, velenose, fatte spesso non tanto per autentica curiosità, per amore della verità o per approfondire le proprie conoscenze, quanto per contestare e contraddire e mettere eventualmente in difficoltà ed in imbarazzo il maestro stesso.
Non tutti credono nella figura di Gesù, e nemmeno nella idealizzazione che ne è stata fatta. Il mito di Gesù è radicato. Tuttavia, è risaputo, almeno per alcuni, che era un uomo normale. Uno che mangiava non solo pesce, ma anche agnello sgozzato e beveva abbondante vino rosso coi suoi discepoli. Preti, cardinali e papi, poveretti, vanno dunque capiti. Non hanno fatto altro che seguire gli atroci insegnamenti del loro Profeta e dei libri sacri.
LA CHIESA CATTOLICA AFFERMA DA SECOLI CHE GLI ANIMALI SONO OGGETTI DA MACELLO
L’Irlanda, il paese più cattolico al mondo, non è a caso anche quello a più intensa attività macellatori. I libri sacri contengono più massacri di uomini ed animali, più sgozzamenti e spargimenti di sangue, che qualsiasi altra opera scritta esistente. La casta sacerdotale del padre di Gesù non era altro che una corporazione di macellai, ha scritto Paolo Ricci. Uno dei testi più critici in proposito rimane "La Bibbia, gli Ebrei ed Altre Storie", di Bruno Melas (Stampitalia-Teramo, 1999). D’altra parte, il fatto che 4 Concili della Chiesa di Roma (Ankara 314, Gangrense 324, Braga 577 ed Aquisgrana) abbiano sancito l’obbligo per tutti i prelati cattolici di nutrirsi di carne e di evitare il vegetarianismo, la dice lunga sulla politica della Chiesa di Roma, ed anche sulle ovvie e decantate tendenze dei preti a divorare tacchini, capponi, prosciutti, trippe e bistecche, con abbondanti vini di accompagnamento, perché, in casi come questo, melius abundare quam defiggere.
L'INQUISIZIONE HA PESATO COME UN MACIGNO PER 15 SECOLI
Occorre ricordare che il Clero, finché ha avuto il potere temporale, fino a quando ha potuto contare sulla sua funesta ed implacabile Inquisizione, si è sempre servito della pena di morte contro le opinioni diverse da quella ufficiale. Un vero peccato che, in tali Concili, a completamento dell’opera, non sia stato pure sancito l’obbligo per i prelati di circondarsi di leggiadre e gaudenti fanciulle, così ci ritroveremmo oggi circondati da preti stile l’irresistibile Don Bondio del volo Trieste-Roma, che ho descritto nel mio articolo "L’Elogio della Castità", e non sentiremmo più alcuna lamentela ecclesiastica sulla endemica crisi delle vocazioni tra i giovani di oggi.
RELIGIONE AMICA O NEMICA DELLA CIVILTÀ
Dove sono finiti i libri veri? Dove stanno i Papiri giusti? Dove sta la cultura credibile, libera e indipendente dagli inquinamenti religiosi, politici e commerciali? Dove stanno le preziose testimonianze dei saggi del passato? La sopraffazione del sacro sul profano, del sacerdotale sul laico, la brutale eliminazione fisica-sociale-culturale dell’avversario e dell’infedele, è durata per due millenni almeno, e ha prodotto milioni di vittime. Si sono bruciate persone, donne e uomini, da Giovanna D’Arco a Girolamo Savonarola, ma i roghi delle biblioteche non sono stati meno gravi e delinquenziali.
ROGHI DI LIBRI E ROGHI DI UOMINI
San Paolo mandò a fuoco tutti i libri della famosa biblioteca di Efeso (città sul Mar Egeo, dove si coltivava il culto di Artemide, dea cacciatrice, che correva con seguito di ninfe per le selve).
E il codice di Giustiniano prescriveva che tutti i testi eretici finissero tra le fiamme (Ipsa flamis combusta deperant), mentre una sentenza della Inquisizione imponeva che tutti i volumi sequestrati venissero bruciati di fronte alla scalinata di Piazza San Pietro, nel medesimo esatto punto in cui il grande filosofo Giordano Bruno fu bruciato vivo l’8 febbraio 1600. Persino nella periferica Udine, il 13 dicembre 1648, vennero bruciati al suono festoso delle trombe 400 tomi proibiti, mentre 13 anni dopo, a Pordenone, finì al rogo, assieme ai libri che teneva in casa, il malcapitato mugnaio Domenico Scandella detto Menocchio.
I 600 MILA TOMI DI ALESSANDRIA VALEVANO PIÙ DELLE PIRAMIDI, DEL PARTENONE E DEL COLOSSEO MESSI ASSIEME
La bibliopirosi è la tipica piaga delle religioni e delle tirannidi nemiche della cultura, del ragionamento, del progresso, della scienza e della civiltà. Il record mondiale appartiene comunque al Califfo Omar e all’Emiro Al-As i quali, il 22 dicembre del 640, dopo aver conquistato la città di Alessandria, distrussero la bazzecola di 600 mila tomi in un sol colpo. Appartenevano alla famosa biblioteca dei Tolomei, e finirono in cenere 10 mila anni di storia umana, le nostre stesse radici. Lo storico Eutichio scrive che tali opere valevano più di tutte le Piramidi, il Partenone e il Colosseo messi assieme. Quella stessa biblioteca aveva subito perdite di 40 mila volumi nel 48 AC, e di altri 100 mila volumi nel 391 per opera del patriarca cristiano Teofilo. Non citiamo qui le valanghe di libri distrutte dai vari dittatori comunisti, da Stalin a Tito, da Mao a Pol Pot, e dal nazista Hitler, ma in questi casi i danni non furono altrettanto irreparabili.
USANDO IL NOME DI DIO HANNO DEVASTATO IL MONDO
Ci hanno massacrato i templi dove stava scritto Conosci Te Stesso. Ci hanno tolto le vestigia e i documenti della vera civiltà greco-romana, basata sul sano paganesimo, sulla buona educazione naturalistica, sugli Dei dell’Olimpo. Ci hanno bruciato più volte la biblioteca di Alessandria. Ci hanno distrutto uno ad uno tutti i volumi di Talete e di Pitagora. Ci hanno buttato nella spazzatura gran parte delle opere di Platone, Socrate ed Aristotele. E tutto questo per darci in pasto ai giudei, agli ebrei, ai cristiani, ai cattolici, ai protestanti e agli islamici.
L’informazione oggi è perfetta e diffusa, non manca in nessun angolo.Non c’è albergo decente al mondo che non abbia nei cassetti accanto al letto una Sacra Bibbia o un Sacro Corano, volumi che non legge nessuno. Tutti soldi buttati via.
LE BACCHETTATE DI BRUNO MELAS CONTRO LE MAGGIORI RELIGIONI MONDIALI
Leone Tolstoj, che era profondamente Cristiano, pubblicò nel 1907 un libello contro San Paolo e i suoi insegnamenti. Il testo gli procurò una scomunica dalla Chiesa Ortodossa. Per Bruno Melas, le religioni più immorali e dannose all’ecologia e alla causa animalista, per ordine di pericolosità, risultano essere: 1) Il Giudaismo Ebraico, 2) Il Cristianesimo, 3) L’Islam. Mentre le prime due si distinguono per ferocia ed efferatezza, la terza si segnala per arretratezza culturale. Le religioni orientali, tipo il Brahmanismo (da cui deriva l’Induismo moderno) e il Buddhismo, si distinguono invece per la grande considerazione con la quale trattano gli animali.
IL MAHATMA GANDHI APPARTIENE ALL'INDUISMO E NON AL GIUDAISMO
Non a caso il Mahatma Gandhi, quello del "La vera ricchezza di un paese non sta nel suo prodotto interno lordo ma nel modo in cui vengono trattati gli animali all’interno delle sue frontiere", appartiene al mondo induista e non a quello giudaico-cristiano-islamista. La teologia Cristiana, Cattolica e Protestante, è basata sul concetto di sofferenza-morte-sangue. Questo Dio, così mal-dipinto e mal-concepito, non è Onnipotente oppure è un Dio Sanguinario.
DIO ONNIPOTENTE E MISERICORDIOSO O DIO CINICO E SANGUINARIO?
l comandamento Non Uccidere, che sta alla base etica del vegetarianismo, nella versione originale ebraica suona come "Non uccidere il Giudeo ma, per chi Giudeo non è, puoi pure farlo".
I sacrifici di animali agli dei sono comuni in molte religioni, ma nel Giudaismo c'è qualcosa di peggio. C'è l’aspetto pernicioso del peccato e dell’espiazione, ereditato dal Cristianesimo, e solo nel Giudaismo c’è questa meticolosità ossessiva del rituale ai danni degli animali, considerati come oggetti inanimati. Il dio Jahwè ha creato gli animali ad uso e consumo dell’uomo, prova ne è che, quando decide di mandare il Diluvio Universale a causa delle colpe umane, fa perire anche tutti gli animali (fuorché i pesci ovviamente). Tutta la teologia Paolina e Cristiana, Cattolica e Protestante, è basata sul concetto salvifico della sofferenza, della morte e del sangue di Cristo. I casi sono due. Questo Dio biblico, così mal-dipinto e mal-concepito, può solo essere: 1) Non onnipotente, e deve pertanto ricorrere a stragi e sacrifici pur di ottenere qualcosa, oppure 2) Sanguinario, amante della crudeltà e della violenza, tanto da divertirsi sadicamente a veder correre il sangue.
ABERRANTE CONCETTO GIUDAICO DELLA REDENZIONE ATTRAVERSO IL SANGUE
Il concetto giudaico di base, abominevole, è quello per cui la sofferenza e il sangue dell’innocente (animale, o bambino, o schiavo che sia, o persino Gesù inviato alla crocifissione) purificano il peccato e i peccatori. Questo aberrante concetto, totalmente estraneo alla grande civiltà greco-romana, è entrato nella nostra cultura occidentale proprio grazie al Cristianesimo, ed in particolare grazie a San Paolo il quale (Ebrei 9:22) dice che "Tutte le cose vengono purificate dal sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono". È illuminante un episodio del 1983, dove un gruppo di animalisti e intellettuali francesi chiese al capo della Comunità Ebraica di Parigi di usare degli anestetizzanti per gli agnelli sgozzati dagli Ebrei. Il capo rabbino rispose letteralmente che "Per la remissione dei peccati occorre la sofferenza, perché senza la sofferenza degli animali non ci potrebbe essere purificazione e redenzione per la Comunità Ebraica".
DIO RIFIUTA I VEGETALI DEL BUON CAINO E ACCETTA GLI AGNELLI SGOZZATI DEL SANGUINARIO ABELE
Il fondamento del non-rispetto, per la natura e per gli animali, sta proprio nei libri giudaico-cristiani, tant’è che Jahwè, (Genesi 4, 3, 5) non gradisce l’offerta di vegetali fattagli da Caino (quando Caino non era ancora incattivito), ma gradisce gli agnelli sgozzati del buonissimo Abele. Se analizziamo i riti sacri e le dettagliate istruzioni macellatorie date da Jahwè ai figli di Aronne (fratello di Mosé e gran sacerdote degli Ebrei) capiremo molte cose. La pessima propensione alimentare di Jahwè, il Dio padre biblico di Gesù, trova mille conferme nella Bibbia e nei Vangeli stessi.
ALCUNI ESEMPI TRATTI DAL VECCHIO TESTAMENTO
Ad esempio, (Genesi 9:1) dove Dio benedice Noè e i suoi figli dicendo: A) Il terrore di voi sia in tutte le bestie di terra e di acqua, B) Quanto si muove ed ha vita vi servirà come cibo, C) Questi sono gli animali che potrete mangiare: Il bue, le pecore, le capre, il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l’antilope, il bufalo, il camoscio, i pesci con pinne e squame e gli uccelli mondati dalle piume (Deuteronomio 14:4), D) Menù per i sacerdoti in fase espiazione peccati: 2 agnelli di un anno, al giorno, uno al mattino e uno il pomeriggio (Esodo 29:32), E) Il bue sia spinto sull’altare, sia sgozzato, scorticato e tagliato in pezzi sul posto, bruciato in olocausto, col suo sangue spruzzato intorno all’altare. Per i volatili, il sacerdote li offrirà sull’altare, ne staccherà la testa, spruzzerà il sangue tutt’intorno, prenderà le ali e dividerà a metà l’uccello senza staccarlo del tutto (Levitico 1:5), F) La pecora sarà immolata davanti alla tenda della messa. Sarà sgozzata e il sangue sarà sparso intorno all’altare (Levitico 1:3).
LA CASTA SACERDOTALE DEL DIO PADRE NON ERA ALTRO CHE UNA CORPORAZIONE DI MACELLAI
Anche coi Vangeli e con Gesù le cose non cambiano di molto: (Luca 5, 6) Gesù realizza una miracolosa pesca, con totale disdegno degli animali marini. (Marco 5, 13) Gesù affoga 2000 maiali in mare. (Marco 11,13) Gesù maledice e fa seccare il fico (solo perché non ha frutti, che è cosa ovvia fuori stagione). Occorre dunque sfatare tutti i miti dell’infanzia e tutte le belle favole religiose. Gesù non era di razza ariana come pretendono alcuni gruppi neonazisti. Gesù era di razza semitica, mangiava carne, mangiava pesce e beveva vino. Non si sa se fumasse. Non si è sicuri se andasse pure a donne (ma quello sarebbe stato eventualmente un punto a suo vantaggio). Quello che appare con certezza dai Vangeli è che la casta sacerdotale del padre di Gesù era niente altro che una corporazione di macellai. Tu sei Pietro, e su questa pietra fonderai la mia chiesa. Alzati Pietro, uccidi e mangia, parola del Signore.
C'È DA SPERARE CHE VALGA DI PIÙ LA PREGHIERA DELLA BESTEMMIA
Alla fine di questa digressione, sicuramente non lusinghiera e non tranquillizzante sui libri sacri, più di qualcuno avrà cose da ridire. Più di qualcuno masticherà amaro. Più di qualcuno si chiederà se le migliaia di segni di croce, genuflessioni, messe, candele accese, processioni e pellegrinaggi, non lo faranno sentire meschino e ridicolo di fronte al mondo, e di fronte a se medesimo. Più di qualcuno, si guarderà meglio allo specchio e penserà se è valsa la pena di restare imprigionati ed imbracati nel capestro di una fede sbagliata per tutti questi anni. Più di qualcuno dirà che allora era persino meglio bestemmiare che pregare. Ma tali recriminazioni sono puerili ed improduttive.
LA GRANDEZZA DI DANTE ALIGHIERI
Facciamo piuttosto una profonda respirata e guardiamo avanti. C’è ancora molto da fare e da imparare. Basta anche un solo giorno per voltare pagina e per riprendere il cammino indicato dal buon Dante (Fatti non fosti a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza), quel Dante che altri non hanno, o che altri devono tradurre nei loro idiomi perdendone spesso il senso e la poesia, quel Dante che ci insegnò molto, e che non esitò a scaraventare nel suo Inferno fior di papi e fior di cardinali. Condannare i libri e condannare le istituzioni ecclesiastiche non significa necessariamente condannare le popolazioni cristiane, ebraiche e mussulmane.
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