domenica 7 aprile 2013

Violette


tratto da: "L'isola sotto il mare" di Isabelle Allende





Violette trascorreva le ore più calde riposandosi o dedicandosi alla sua bellezza: massaggi con latte di cocco, depilazione con caramello, impacchi di olio per capelli, infusi di erbe per schiarire la voce e lo sguardo.
In alcuni momenti di ispirazione preparava con Loula unguenti per la pelle, sapone di mandorle, pomate e polveri da trucco che vendeva alle sue amicizie femminili. Le sue giornate passavano lente e oziose.



Al tramonto, quando i raggi indeboliti del sole non potevano più macchiarle la pelle, usciva a passeggio a piedi, se il clima lo permetteva, o su una portantina a mano condotta da due schiavi che noleggiava da una vicina; così evitava di sporcarsi con lo sterco di cavallo, la spazzatura e il fango delle strade di Le Cap.


 Si vestiva in modo discreto per non offendere le altre donne: né le bianche né le mulatte tolleravano di buon grado tanta concorrenza. Si recava nei negozi per fare acquisti e al molo per procurarsi articoli da contrabbando dai marinai, faceva visita alla modista, al parrucchiere e alle amiche.


Con la scusa di prendere un succo di frutta si tratteneva all'hotel o in qualche  caffé, dove non mancava mai un gentiluomo disposto ad invitarla al suo tavolo.




L'immagine è tratta da:
http://www.frenchcreoles.com/CreoleCulture/creolesbydefinition/What%20and%20Who%20is%20Creole.html

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