domenica 28 aprile 2013

Osservazioni di una governante


tratto da: "Agnes Grey", di Anne Brontë


Non essendo abbastanza ricca da possedere un orologio, potevo
rendermi conto del passare del tempo solo osservando le ombre che
lentamente si allungavano; la prospettiva era laterale e comprendeva
un angolo del parco, una macchia d'alberi i cui rami più alti
ospitavano un'affollata colonia di rumorose cornacchie e un alto muro
con un massiccio cancello di legno, che probabilmente comunicava con
il recinto delle scuderie, visto che un'ampia strada carraia vi
giungeva dal parco.







L'ombra del muro presto avanzò sin dove riuscivo
a vedere, costringendo la dorata luce del sole a perdere
progressivamente terreno e a rifugiarmi infine sulle cime più alte
degli alberi. Ma dopo non molto anch'esse furono in ombra, l'ombra
delle colline lontane o della terra intera; compatendo gli
affacendati cittadini dei nidi, guardai con rincrescimento le loro
dimore, inondati pochi attimi prima dalla luce gloriosa, ridotte ora
alla tetra tinta smorta del mondo giù in basso o del mondo dentro di
me. 






Sulle ali degli uccelli che volavano più alti ancora si posava 
la luce, che sul nero delle piume stendeva sfumature splendenti di
rosso oro carico; presto anch'esso scomparve. Piano scese il
crepuscolo, le cornacchie attenuarono il frastuono, io sentii
crescere la stanchezza e desiderai tornare a casa l'indomani.
Infine fu buio.





Le immagini sono state tratte da:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Anne_Bront%C3%AB_by_Patrick_Branwell_Bront%C3%AB_restored.jpg
http://www.booksshouldbefree.com/book/agnes-grey-by-anne-bronte

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